Vivere di rendita è il sogno di tutti. Hai provato a cercare questo termine su Google? Compaiono ben 797mila risultati! E’ il punto di partenza di chi vuole cambiare vita.
Se cerchi invece “Come vivere di rendita” ti ritrovi 748mila risultati: chi esegue questa ricerca probabilmente si sta chiedendo quale sia il percorso da fare per cambiare vita.
Altre persone si pongono invece una domanda di tipo geografico, con richieste del tipo “vivere di rendita a Santo Domingo“.
Poi ci sono quelli che cercano direttamente “vivere di rendita capitale necessario“, con 188mila risultati disponibili che propongono formule e formulette varie per capire quanti soldi servono, o come farseli bastare, ad esempio come vivere con 600 euro al mese.
Da quando, qualche anno fa, ho iniziato a scrivere su questo blog, non puoi avere un’idea di quante volte i messaggi dei miei lettori si sono concentrati sul tema del cambiare vita, meditando di lasciare il lavoro ma essendo frenati dalla convinzione di non avere una base economica sicura.
L’indipendenza finanziaria è considerata come la via maestra per liberarsi dalle schiavitù moderne: non dover più battere i tacchi quando il capo chiama, non dover più implorare le ferie o chiedere un giusto aumento, non dedicare gli anni, i giorni, le ore migliori al lavoro e soprattutto iniziare a inseguire i propri sogni invece di lavorare per realizzare quelli di qualcun altro.
E allora via con la domanda che tutti si fanno:
Che capitale serve per vivere di rendita?
E’ una domanda alla quale se si risponde con un numero, immaginando che una cifra sia valida per tutti, si manda fuori strada l’interlocutore.
E allora qual è la risposta?
Per vivere di rendita si deve avere una strategia
Un lettore mi ha scritto una mail in cui mi ha chiesto come si fa a vivere di rendita a 50 anni. La mia risposta è semplice: si deve seguire un Metodo che porti alla “consapevolezza finanziaria”.
Il primo passo che dobbiamo fare è quindi arrivare a definire un ragionevole stile di vita, partendo sulla comprensione di quello attuale.
Come ho spiegato nell’articolo Bilancio Familiare: Libertà Finanziaria in 5 passi, si deve cominciare con una ricognizione della propria situazione patrimoniale.
Con il Corso che propongo si imparano i principi fondamentali della partita doppia e altre utili nozioni. Viene fornito un Template completo di piano dei conti e tutte le istruzioni per utilizzare in modo efficiente il software gratuito GNUCash.
Controllando in modo sistematico i propri conti personali, dopo un certo lasso di tempo si inizia a vedere con chiarezza dove siamo (non servono necessariamente anni, i primi interessanti spunti arrivano anche dopo poche settimane).
Le voci di spesa più importanti emergono molto chiaramente: la (o le) auto, l’alimentazione, l’abbigliamento, a volte ci sono assegni di mantenimento di figli o ex-coniuge da considerare, poi le vacanze, le assicurazioni e così via.
Per vivere di rendita bisogna capire com’è strutturato il nostro Tenore di Vita
Nel Corso imparerai ad analizzare il Resoconto Evoluzione dei Costi, realizzato con GNUCash, che ti consentirà di vedere con chiarezza come è strutturato il tuo Tenore di Vita.
Questo è molto importante, perché il Tenore di Vita assume un ruolo centrale per il progetto di indipendenza finanziaria.
La maggior parte delle persone non ha un controllo efficiente delle proprie spese, quindi corre sistematicamente il rischio di indebitarsi per fronteggiare i debiti causati da un Tenore di Vita eccessivo, o di continuare a cercare all’infinito di aumentare le proprie Rendite Attive (tipo lo stipendio) rinunciando in modo quasi totale al tempo per se stessi, per le proprie passioni, per gli affetti più cari, per essere in grado di mantenere un certo stile di vita.
Per approfondire il concetto di Rendite Attive e Rendite Passive ti consiglio di leggere questo post nel quale trovi la recensione di Padre Ricco Padre Povero di Robert Kiyosaki.
Da dove viene questo desiderio di spendere? Un concetto che si trova in modo ricorrente sul web (citazione attribuita a vari pensatori), e particolarmente centrale nel pensiero di Simone Perotti (uno dei miei Maestri), è che:
Spendiamo soldi che non abbiamo, per comprare cose che non ci servono, per impressionare persone che non ci amano.
Quindi la mancata consapevolezza di cosa compriamo, abbinata alla mancata consapevolezza di cosa veramente ci serve, provoca la tempesta perfetta mandando fuori controllo il nostro Tenore di Vita.
Per vivere di rendita serve capire da dove arrivano e dove vanno i nostri soldi
Il controllo dei propri conti è FONDAMENTALE (uso raramente I maiuscoli, che nella netiquette significano URLARE). Ma questo lo voglio dire a voce alta.
Io ho iniziato dal gennaio 2010 a farlo e la mia vita è letteralmente cambiata.
Supponiamo che la nostra famiglia spenda 5mila euro l’anno in abbigliamento. Non parliamo di cosa è rinunciabile o irrinunciabile qui. Domandiamoci cosa vogliamo veramente. Psicologia Finanziaria non predica il downshifting radicale, la rinuncia a tutto, la vita spartana e monacale.
Nel corso abbiamo molti insegnamenti di tipo introspettivo, per indirizzare le persone verso la consapevolezza della vita che vogliono vivere. Ed ognuno trova la propria dimensione esistenziale, che è personale ed unica.
Quanto ci fa star bene spendere 5mila euro di abbigliamento? E 2mila all’anno di estetista? E 4mila euro di viaggi?
La riflessione che dobbiamo fare è: quanto è “abbigliamento” e quanto è “abbagliamento”? 🙂
Quanto è veramente un piacere e quanto è acquisto d’impulso?
Supponiamo che mi renda conto che potrei ridurre del 40% i costi di abbigliamento senza vivere la rinuncia parziale come un lutto.
Passiamo poi ad altre voci che non ci sono o sono sotto-stimate. Viaggi ad esempio. Nella nostra analisi vediamo che qui spendiamo poco. Ma se i viaggi sono al centro dei nostri desideri dobbiamo aumentare la cifra.
Molta attenzione la porremo sulle voci di costo causate da quelle che Kiyosaki chiama “Liability”. Cioè componenti del nostro Tenore di Vita (ad esempio una casa di vacanza) che non producono rendite passive (non la affittiamo ma la usiamo noi) e provocano spese di mantenimento.

L’analisi finanziaria e patrimoniale
Se hai letto un po’ di articoli di questo blog avrai compreso come non è sufficiente controllare le spese.
I costi hanno sempre, infatti, una manifestazione finanziaria (nel Metodo insegno i primi rudimenti di Partita Doppia), che può essere immediata (pago subito) o differita (apro un debito).
Quindi dobbiamo vedere come siamo messi sul lato delle Passività (che non sono costi ma debiti).
Tra le Passività non ci sono solo debiti causati da costi correnti, ma anche debiti corrispondenti alla costruzione di Attività Patrimoniali (ad esempio potrei fare un mutuo per comprare un immobile da affittare per avere una Rendita Passiva).
Le nostre passività chiedono dei flussi di cassa in uscita per essere onorate. Quindi dobbiamo generare flussi di cassa sufficienti per coprire i costi correnti e i rimborsi dei debiti che abbiamo contratto.
Siamo arrivati al punto chiave.
Adesso sappiamo (al centesimo) quanto il nostro Tenore di Vita attuale sia compatibile con il nostro cashflow, a parità di condizioni sul lato dei Ricavi.
E sappiamo anche se stiamo generando cassa positiva (cioè abbiamo più flussi di denaro in entrata che uscite per costi e debiti, in un determinato arco temporale), oppure se stiamo “bruciando” cassa.
Perché è importante l’analisi finanziaria?
Perché se invece di generare flussi di cassa la stiamo “bruciando”, siamo dentro una spirale pericolosa, lavoro-compro-pago-mi indebito… che ci costringe a cercare di lavorare di più, guadagnare di più.
Se guadagno di più, devo però cercare di non comprare di più, altrimenti mi indebito di più e così via… sino al rischio di un crollo finale.
In questo caso l’imperativo è uscire dalla spirale, ed ovviamente servono dei sacrifici, ma serve soprattutto una piena conoscenza dei propri conti che solo una gestione “contabile” del bilancio familiare ci può dare.
Facciamo un altro passo avanti.
Proiettiamo il Tenore di Vita nel tempo
Il Tenore di Vita sarà lo stesso per sempre? Supponiamo di avere 40 anni, un compagno/a e due figli. Prendiamo il nostro Budget e immaginiamolo in tutti gli anni a venire. Come pensiamo che si muoverà nel tempo?
Uno degli errori comuni qui è dato dal fatto che non ci rendiamo conto che i nostri bisogni cambieranno nel tempo.
Determinati costi per i figli varieranno, i nostri bisogni quando saremo anziani cambieranno.
Quindi per il progetto di crearsi una rendita e prepararsi a mollare tutto servono delle ipotesi evolutive: viaggerò di più o di meno nei prossimi vent’anni? I figli saranno indipendenti e si ridurranno le mie spese familiari conseguentemente? Come si evolverà il mio patrimonio nei prossimi decenni?
Se siamo in una situazione di flussi di cassa positivi possiamo accantonare e trasformare il più possibile la cassa in eccesso in Attività+, cioè quelle attività che producono Rendite Passive.
Se siamo in situazione di flussi di cassa negativi dobbiamo ristrutturare i nostri debiti o ridurre i nostri costi per uscire dalla spirale.
Una nota importante. Quando abbiamo iniziato a proiettare nel tempo il nostro Budget, non abbiamo tenuto conto dell’inflazione, che come sappiamo erode il potere d’acquisto. Al momento di scrivere questo post, dopo anni di bassa inflazione, stiamo assistendo ad una preoccupante ripresa del costo della vita.
Tuttavia nel Corso non consideriamo l’inflazione nelle nostre analisi, dato che ne terremo conto nelle Rendite Passive che dovranno proteggerci anche da questo rischio.
Per quanto riguarda le Rendite Attive se provenienti da stipendi, pur non avendo più una indicizzazione automatica come la Scala Mobile), l’inflazione viene via via neutralizzata dagli aumenti. Se le nostre Rendite Attive sono provenienti da lavoro autonomo o imprenditoriale, l’inflazione è incorporata nel modello di business.
Conclusione
Per arrivare a vivere di rendita non si deve partire dal domandarsi quale capitale sia necessario, ma si deve anzitutto domandarsi che vita vogliamo vivere, cioè con quale Tenore di Vita, e costruire degli investimenti in Attività che generano quelle rendite passive (cedole, affitti attivi, plusvalenze ecc.) necessarie per sostenere quel tenore di vita.
In definitiva, per progettare un percorso che ci porti verso l’indipendenza finanziaria serve un metodo che ci porti alla realizzazione di un vero e proprio Bilancio Familiare o Personale.
Trovi tutto questo nel Corso di Psicologia Finanziaria, per cui non mi resta che invitarti a iscriverti adesso!
Si iniziano a complicarsi le info, oltre alle voci del foglio excel 🙂
La username telegram indicata non è attiva.
Grazie per adesso