Gestione spese: tutti abbiamo sentito, presto o tardi, la necessità di iniziare a tracciare con costanza e regolarità le spese giornaliere. Io lo faccio da molti anni, e in questo articolo ti spiego come fare, e come evitare di fare gli errori che tutti, io compreso, abbiamo fatto.
Applicazioni gestione spese
La domanda che tutti ci facciamo quando vogliamo iniziare a capire dove vanno i nostri soldi è: serve una app oppure possiamo usare altri modi per registrare i nostri conti?
Registrare fai da te le spese giornaliere gratis
Se non si vuole… spendere niente, in teoria si può pensare di evitare di avere un app spesa e considerare un bel “fai da te”… registrando tutto carta e penna, su un foglio bianco. Non lo consiglio proprio. E’ il modo migliore per arrendersi dopo qualche giorno!
Il Kakebo, che io odio cordialmente
Per chi non ama le app per gestione spese un’alternativa può essere il Kakebo, l’agenda giapponese annuale che ha un suo metodo e una struttura per scrivere le tue spese giornaliere, sempre con carta e penna, in un modo strutturato e seguendo un metodo.
Perché il Kakebo non funziona? Lo ho spiegato nell’articolo Kakebo: 5 motivi per cui quest’agenda non fa per me:
- E’ un’agenda che vale solo un anno, e ogni anno ne va acquistata una nuova. E se inizi a giugno… sei mesi li butti via!
- Carta e penna e calcolatrice in mano… fate voi, a me sembra che negli Anni ’20 del terzo millennio sia un metodo giurassico.
- Il Kakebo ignora i flussi economici e patrimoniali ma si annotano solo entrate e uscite.
- Il livello di dettaglio dei conti è molto misero, si hanno solo alcune macro-categorie.
- Non contiene alcuna indicazione per come tracciare le rendite passive e gli investimenti che le fruttano.
Quest’ultimo punto è molto importante: si cerca la migliore app gestione spese perché fondamentalmente si ricerca consapevolezza del denaro e capacità di progettare la propria vita per essere più liberi e meno schiavi del lavoro e della routine.
E allora le miglior app gestione spese devono contenere un metodo che ci insegni a distinguere le attività che producono rendita, come ad esempio una casa che affittiamo, e le attività che producono dei costi, come ad esempio l’auto di proprietà.
Robert Kiyosaki, nel celebre libro Padre Ricco Padre Povero di cui ho scritto una recensione, spiega molto bene questi concetti, che sono totalmente assenti nel Kakebo.
Un mega foglio Excel
Questa forse è la soluzione… peggiore! Navigando su internet alla ricerca di app per gestire spese si trovano spesso dei fogli di calcolo da usare come schema per il proprio budget personale o familiare.
Ce ne sono di semplici e di più complicati… ma dopo un po’ di tempo diventano tutti… complicati! Quando si accumulano centinaia, migliaia di registrazioni nelle colonne e nelle righe la confusione aumenta. Se si tenta di personalizzare il foglio aggiungendo ad esempio altre categorie di spese o altre colonne in generale spesso si scassano le formule sottostanti.
Un esempio di un Foglio Excel per gestione spese casa lo offre la Microsoft stessa.

Nel caso di questo Foglio Excel per gestione spese famigliari per evitare di avere migliaia di righe si mettono solo i saldi per mese, di ciascuna categoria di entrata e uscita. I mesi come titoli delle colonne, le categorie per ciascuna riga. Poi con il passare degli anni il foglio corre… verso destra!
Quindi saldi per mese… e penso che hai già capito quindi che la registrazione giornaliera deve essere fatta da un’altra parte, altrimenti come fai a sapere i saldi mensili?
E quindi cosa usi per le registrazioni giornaliere? Carta, penna e calamaio, oppure il diabolico Kakebo, oppure … un altro foglio Excel???
Vuoi quindi un consiglio? Lascia perdere il foglio excel…
Usare lo smartphone con una app gestione spese familiari gratis
Ecco un altro metodo che in molti abbiamo provato. Tra le migliori app gestione spese abbiamo infatti anche tante soluzioni disponibili sugli app store, per iPhone e Android.
Distinguiamo tra app a pagamento e gratis, ce ne sono moltissime tra le seconde e non è detto che pagando si trovi di meglio. Occhio che in alcuni casi hanno la pubblicità in app, che spesso è invadente e fastidiosa.
Poi distinguiamo tra le app collegate a un conto corrente e quelle indipendenti. Le prime hanno il vantaggio che le registrazioni delle entrate e delle uscite collegate al conto corrente sono automaticamente registrate. Però ben presto si scopre che c’è molto di più da tracciare, rispetto a quello che passa dal conto. E poi, ovviamente, se non hai il conto con la particolare banca di quella app non te ne fai niente.
Le app indipendenti forse alla fine sono la soluzione migliore: ce ne sono di carine, molto colorate e con dei bei grafici accattivanti. Basta scrivere “gestione spese” nell’App Store e ne compaiono a decine.

Ancora una volta non è la soluzione ideale. Il pensiero comune è che registrare le spese con una app in mobilità sia la cosa più semplice e immediata. La verità è che non è così!
Il motivo, anzitutto, è che scrivere descrizioni e scegliere conti con il ditino sullo schermo può diventare snervante (vuoi mettere tastiera e mouse su un monitor da 27 pollici???).
In secondo luogo perché quando si è in giro fermarsi per registrare uno scontrino non è sempre la cosa migliore da fare. Meglio metterlo nel portafoglio e attendere il momento più comodo per registrarlo. Oppure con un vocale su Siri o Google Assistant prendiamo una nota della spesa e poi la registriamo con calma successivamente. E del resto serve solo prendere nota (o scontrino) delle spese in contanti, perché tutti i pagamenti elettronici li ritroviamo comodamente on-line.
Terzo, e più importante, anche in queste app si parla solo di registrare le entrate e le uscite, che può andare bene per tracciare i flussi finanziari, ma non si includono i principi economici e patrimoniali che sono fondamentali per comprendere se il proprio bilancio personale o familiare è in equilibrio e se stiamo andando nella direzione giusta per raggiungere i nostri obiettivi di vita.
In questo articolo ti spiego cosa è un bilancio personale o familiare: Bilancio Familiare: libertà finanziaria in 5 passi
Per farlo serve qualche nozione di partita doppia, aver incluso nei propri conti le regole di Robert Kiyosaki su Rendite Attive e Passive e non limitarsi ad un’app gestione spese, ma adottando una app contabilità vera e propria.
GNUCash con il metodo Psicologia Finanziaria è la soluzione
GNUCash è un software totalmente gratuito che puoi scaricare e installare sul tuo PC Windows, sul tuo Mac oppure su sistema operativo Linux.
In questo articolo ti spiego perché GNUCash è la migliore app per gestire spese, ma non solo.
E’ un software gratuito per la finanza personale, completo di tutte le funzionalità anche economiche e patrimoniali. Non solo gestire spese quindi, ma anche il proprio patrimonio attuale e futuro.
Nell’articolo viene anche spiegato come usare GNUCash con il Metodo di Psicologia Finanziaria per la Finanza Personale, che ti offre un template gratuito impostato per avere il massimo controllo di tutti i tuoi conti e iniziare a tracciare Rendite Attive e Passive, oltre che Asset e Liability, come le chiama Robert Kiyosaki nel libro Padre Ricco Padre Povero.
Vai subito a leggere la mia recensione su GNUCash qui e scrivi nei commenti il tuo punto di vista, oppure le tue domande o richiesta di informazioni.